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Energia solare anche di notte con la cella “fotoelettrosintetica”


L’energia solare ha un limite che, fino a oggi, sembrava davvero insuperabile: i pannelli fotovoltaici, infatti, di notte non possono produrre energia perché manca, per così dire, proprio la “materia prima”.

Oggi, però, i ricercatori americani dell’Università del North Carolina sembrano essere riusciti a bypassare anche questo ostacolo non di poco conto. E con un’idea geniale quanto semplice e non desunta da nuove invenzioni, ma da una “tecnologia” che esiste…in pratica, da quando c’è la vita sulla terra.

La “cella fotoelettrosintetica” colorante sensibilizzata” progettata dagli esperti americani sfrutta, infatti, lo stesso sistema delle fotosintesi clorofilliana delle piante. Semplificando molto, la cella riceve la luce dal sole e la trasforma in energia, e fin qui, tutto regolare, ma, sfruttando gli elettroni dell’acqua e utilizzandoli per produrre idrogeno, riesce a fornire un apporto energetico anche se è notte o se il cielo è nuvoloso.

E c’è di più: gli studiosi stanno cercando di applicare lo stesso principio, di produzione di energia, tramite anidride carbonica…il che consentirebbe non solo di produrre energia pulita, ma anche di pulire l’aria…